martedì 27 ottobre 2020

I Costruttori - STEP #11

Per quanto riguarda dell'eliotermografo i suoi costruttori non sono noti, così come per i suoi inventori.

Parlando invece del Termoeliografo, è ben noto il suo costruttore ed inventore, Angelo Secchi, di cui abbiamo parlato nello STEP #09, ma di cui oggi parleremo ancora.

Angelo Secchi si occupò di molte scienze ma quella che lo coinvolse maggiormente fu l'astronomia, lavorò con il Collegio Romano e il suo Osservatorio. Alcuni degli strumenti dell'Osservatorio furono realizzati da Secchi oppure testati e costruiti con la sua collaborazione, vediamone alcuni:

  • Telescopio Equatoriale Merz, A.Secchi, 1854 
  • Rifrattore Acromatico, Robert-Aglaé Cauchoix, 1825, riutilizzato da Secchi successivamente
  • Prisma obiettivo, inventato da Secchi, costrito da Merz, 1864
  • Meteorografo Secchi, inventato da A.Secchi, costruito dai Fratelli Brassart, 1867

Principali costruttori degli strumenti dell'Osservatorio:

Ditta Fratelli Brassart, sigillarono un contratto con il direttore dell'Ufficio di Meteorologia e Geodinamica Pietro Tacchini per la "riparazione e provvista" delle macchine per l'Osservatorio Centrale di Meteorologia e gli istituti ad esso collegati.

Georg e Jacob Merz, padre e figlio, ottici tedeschi, si occuparono spesso della realizzazione delle ottiche per i vari strumenti, tra cui il famoso Telescopio Merz.

 

 

Sitografia:

https://tracieloeterra.bicentenarioangelosecchi.it/gli-strumenti/


I Libri - STEP #10

 Oggi vedremo alcuni testi, presentazioni o fonti archivistiche in cui si parla del Termoeliometro:

  •  Angelo SECCHI e altri, Memorie del R. Osservatorio del Collegio Romano, edizioni successive alla morte di Secchi, 1899-1921

  • Arturo UCCELLI, I cieli, Milano, Antonio Vallardi Editore, 1939

  •  Ilenia CHINNICI, Wiktor GRAMATOWSKI, Le carte di Angelo Secchi S.J.
    (1818-1878) conservate presso la Pontificia Università Gregoriana, un inventario inedito rivisitato, "Nuncius, annali di storia della scienza", 2001

  • Ilenia CHINNICI, Primi sviluppi dell'astrofisica in Italia: il contributo di Angelo Secchi S.J.(1818-1878), presentazione per il XCIX Congresso nazionale della Società Italiana di Fisica, Trieste, 2013

 
 
 

mercoledì 21 ottobre 2020

Gli inventori - STEP #09

Anche in questo caso, come nel post precedente in cui si parlava dei materiali dello strumento scientifico, si andrà a trattare del Termoeliometro.

Il termoeliometro fu ideato da Angelo Secchi nel 1863. Questo strumento si rivelò la svolta per la determinazione della costante solare, cioè per quantificare l'energia irradiata dal sole in tutte le lunghezze d'onda. Fu poi fondamentale per i successivi studi di meteorologia sui fenomeni atmosferici e solari.

Bisogna dire però che Secchi arriva a costruire questo strumento facendo riferimento alle ricerche e al dispositivo del fisico scozzese John James Waterston.

Ricordiamo anche un altro scienziato che si vede protagonista nella storia del termoeliometro, cioè Samuel Langley, colui che nel 1881 determinò la costante solare.

Padre Angelo Secchi (1818-1878), dell'ordine dei gesuiti, si occupò di magnetismo, meteorologia, astrofisica, misure geodetiche, poi di sanità, clima, acquedotti ed elettricità per lo Stato Pontificio. Fu proprio grazie al suo contributo e ai suoi studi che la Specola Vaticana aveva raggiunto fama anche a livello mondiale, fino però al 1878, anno in cui Secchi morì e l'Osservatorio del Collegio Romano venne espropriato dello Stato italiano.

 

Sitografia:

http://starlight.inaf.it/artwork/roma-termoeliometro/

https://www.aif.it/fisico/biografia-padre-angelo-secchi/


I materiali - STEP #08

L'eliotermografo è realizzato nel '900 utilizzando materiali metallici, per quasi tutti i componenti, quindi le sfere, le aste e la scocca, ad essere di di materiale diffrente è ovviamente la superficie scrivente del tamburo rotante che è di carta.

I metalli utilizzati non sono conosciuti quindi potremmo decidere di fare una analisi dei materiali di uno strumento che funziona in modo simile e nella stessa branca della scienza, il Termoeliometro.

Il Termoeliometro è realizzato in ottone per la montatura simile a quella del teodolite e legno nella parte superiore della scocca da cui passano i raggi solari.

OTTONE: il primo a parlarne fu Omero, si tratta di una lega di rame e zinco. Nel Medioevo era impiegato nella realizzazione di strumenti musicali (da qua il termine "ottoni"), viene ancora oggi utilizzato per la sua duttilità, malleabilità, resistenza a corrosione, resilienza, durezza e fusibilità.


LEGNO: fu grazie al legno che l'uomo riuscì a sopravvivere, con questo scoprì il
fuoco e costrì le capanne. Le tecnologie di lavorazione del legno rimasero per molto tempo invariate e il suo utilizzo sempre più presente poichè si tratta di un materiale semplice da lavorare e anche da reperire. In età moderna il suo utilizzo è spesso collegato all'artigianato, in particolare a specializzazioni come quello dell'ebanisteria e dell'intaglio/intarsio.

 

Sitografia:

Termoeliometro: https://tracieloeterra.bicentenarioangelosecchi.it/glistrumenti/termoeliometro/

Ottone: http://www.steelbetter.it/cera-una-volta-loricalco-senti-che-storia-lottone/

Legno: file:///C:/Users/Utente/AppData/Local/Temp/A1_Appr_legno.pdf

lunedì 19 ottobre 2020

Il mito del titano ELIOS - STEP #07

 

Il mito che viene trattato risale all’Antica Grecia, in particolare ad Elios, titano dell’astro solare, figlio di Iperione e di Teia, fratello di Eos (Aurora) e Selene (Luna).

Il compito di Elios era quello di portare la luce agli uomini e lo faceva con il suo carro di fuoco trainato da quattro cavalli alati preceduto dal carro dell’Aurora.

Più tardi fu identificato con Apollo, entrambi furono presentati come pastori.
Elios non era un acuto osservatore ma tutto vedeva e dappertutto penetrava con i suoi raggi e per questo spesso era invocato come testimone durante i giuramenti.

da Tangabado.it
Elios era svegliato da un gallo, animale a lui sacro, ed era annunciato dal dio Eos, dio del vento. Secondo la mitologia, ogni giorno il titano percorreva una strada che taglia, da est ad ovest, il cielo a metà; durante la notte il viaggio, di durata inferiore rispetto al viaggio diurno, si svolgeva invece sottoterra e nell’Oceano, con una imbarcazione simile ad una grande coppa dorata forgiata da Efesto. Al termine della giornata Elios si ritirava nel suo palazzo d’oro per ripartire la mattina successiva.

Sitografia:

La ceramica antica: https://www.laceramicaantica.org/2016/09/10/helios-il-sacro-sole/ 

Diggita: https://diggita.com/story.php?title=Mitologia_-_Elios_dio_della_luce_e_del_calore-2

Tanogabo.it: https://www.tanogabo.it/elio-dio-della-luce-e-del-calore/ + immagine

domenica 18 ottobre 2020

Il simbolo - STEP #06

 

Se dovessimo analizzare quelli che potrebbero essere i simboli o le iconografie collegate all’Eliotermografo si potrebbero andare ad individuare quelli che sono gli elementi che caratterizzano il nostro strumento. In primis si può fare riferimento al sole che è alla base del suo funzionamento.

Il sole è spesso rappresentato con la “croce solare”, i cui primi ritrovamenti risalgono all’età del bronzo, 1440 a.C.
Tale simbolo fu molto usato anche nell'iconografia cristiana oltre che nel Medioevo in varie parti del mondo per famiglie e religioni. 


 
Altro simbolo utilizzato per rappresentare il sole si ricorda quello utilizzato per i Simboli Celesti in manoscritti risalenti al X secolo.
 
 
 
Per rendere più interessante l'iconografia del nostro strumento sarebbe interessante ipotizzare un suo simbolo inventandolo; questo riportato qua sotto infatti è un esempio realizzato facendo riferimento al sole (nella sua antica simbologia) e le due sfere metalliche:
 

 
Sitografia:
 

La Sintesi Finale - STEP #28

Quello di oggi sarà l'ultimo post di questo percorso nell'analisi e scoperta di strumenti di misurazione della temperatura. Il nostr...