mercoledì 30 dicembre 2020

La Sintesi Finale - STEP #28

Quello di oggi sarà l'ultimo post di questo percorso nell'analisi e scoperta di strumenti di misurazione della temperatura.

Il nostro percorso è iniziato con l'eliotermografo, uno strumento scientifico di cui abbiamo analizzato la storia [#01] anche se rimane ancora uno strumento di cui si hanno davvero poche informazioni, infatti lo si fa risalire al Novecento senza avere informazioni però sui suoi invetori o sul suo preciso funzionamento. Ne abbiamo visto foto [#02], analizzato le componenti [#03] ed il nome [#01] e come questo esprima alla perfezione il funzionamento dello strumento e il suo rapporto stretto con il calore delle radiazioni solari. Ne abbiamo studiato il principio fisico [#05] che sta dietro al suo funzionamento e analizzato il campo di applicazione, la meteorologia [#04], oltre che andare ad ipotizzare un possibile simbolo [#06] ed i numeri [#15] per questo strumento di cui si sa ancora così poco.
E' da questo collegamento con il sole che siamo poi passati a trattare il mito [#07] con una breve narrazione del titano Elios, parlando della sua storia, del suo compito di portare la luce agli uomini con il suo carro trainato da cavalli alati.
Con l'analisi dei materiali [#08] di cui è fatto siamo poi passati ad analizzare un altro strumento che presenta nel nome simili derivazioni greche, il termoeliometro. Uno strumento, anche questo, non molto sconosciuto ma di cui esistono già più informazioni. Sappiamo infatti con precisione la sua datazione, 1863, siamo poi andati a ricercare il suo inventore, Padre Angelo Secchi [#09] (di cui abbiamo visto alcuni francobolli [#18]) e quelli che erano i costruttori [#11] di strumenti scientifici per l'Osservatorio del Collegio Romano che collaboravano direttamente con Angelo Secchi.
Ricercando ancora informazioni siamo arrivati a ritrovare alcuni testi [#10] che riportavano il nome del termoeliometro, notando che la trattazione dello strumento non è presente ma viene solamente nominato in funzione dell'elenco degli strumenti ideati da Angelo Secchi, vero protagonista dei libri presi in esame. Cercando infine di collegare eliotermografo e termoeliometro abbiamo stilato una tassonomia [#14].

Arrivati a questo punto l'analisi si sposta su un altro strumento di misurazione della temperatura (a seguito di precisi consigli), cioè ai misuratori differenziali di temperatura. Strumenti scientifici digitali e non più analogici come quelli analizzati precedentemente, per questo abbiamo studiato la diffusione di questi termini con Ngram Viewer [#24]. Questi strumenti ci è capitato spesso di vederli senza saper di preciso di cosa si trattasse, lo ritroviamo in un celebre film come Viaggio al centro della Terra [#12] ma anche in alcuni fumetti come in Paperino [#21] e nelle pubblicità [#13]. La nostra analisi è continuata andando a vederne le macro componenti [#16] e il loro funzionamento stilando un manuale d'uso [#22] semplificato oltre che è la presentazione di alcuni brevetti [#17]. Sul blog abbiamo poi pubblicato post riguardanti alcuni marchi di aziende [#20] che ne producono di diversi modelli ed elencate le normative [#23] che le aziende e tali strumenti devono rispettare. Ne abbiamo stilato un abbecedario [#19] e visti i principi chimici [#26] che stanno dietro alle pile al Litio, componente imprescendibile per il funzionamento di alcuni di questi modelli di strumento, oltre infine introdurlo e collegarlo a concetti e macro aree con una mappa concettuale [#27].

Di chi sta dietro a questo blog si è parlato poco ma alcune informazioni e curiosità sono emerse quando avete visto i miei oggetti, del passsato, del presente e del mio futuro [#25].

Con questo ultimo post ringrazio tutti coloro che hanno visualizzato i miei post o spulciato anche solo per pura curiosità questo blog.


 

mercoledì 16 dicembre 2020

La Chimica e gli Strumeni scientifici - STEP #26

Con il post di oggi andremo ad approfondire chimicamente il nostro strumento scientifico, il misuratore differenziale di temperatura. 

Nello specifico andremo ad osservare le caratteristiche chimiche di alcuni suoi componenti, cioè delle pile al litio, senza le quali non sarebbe possibile utilizzarlo.

Le batterie al litio sono dispositivi in gradi di immagazzinare (nella fase di carica) e rilasciare (nella fase di scarica) energia elettrica grazie un flusso di elettroni che si spostano. La migrazione degli elettroni avviene dall'elettrodo negativo a quello positivo, che prendono rispettivamente i nomi di anodo e catodo.

Nella fase di scarica il litio si ossida e l'anodo, generalmente in grafite, libera gli elettroni che vengono accettati dal catodo e qua il litio subisce una reazione di riduzione (ossido di litio). In mezzo agli elettrodi è presente l'elettrolita, una sostanza isolante per gli elettroni e conduttrice per gli ioni (in questo caso l'elettrolita è un solvente inorganico contenente sali di litio). Quando questo flusso di elettroni termina, la batteria risulta scarica ma è possibile ripristinarlo ricaricando la batteria. 

Proprio questto meccanismo di ricarica al conusmo della batteria, senza avere perdite di efficacia che è valso il premio Nobel ai suoi inventori, John B Goodenough, M Stanley Whittingham e Akira Yoshino.


Come funzionano le batterie al litio che hanno vinto il Nobel per la  chimica - Wired

Facciamo ora un piccolo focus sul litio. 

Il litio è un metallo alcalino, è il più leggero tra gli elementi solidi ed allo stato puro è piuttosto instabile. Per questo si tende ad utilizzare il suo ione positivo Li+.
Fu scoperto in un'isola della Svezia, Uto, nel 1800, dal chimico e statista brasiliano José Bonifácio de Andrada e Silva. Venne in realtà scoperto un minerale chiamato petalite (LiAlSi4O10) che inizialmente non si sapeva che contenesse litio. Venne identificato poi nel 1817.

 

Sitografia:

http://www.uttei.enea.it/veicoli-a-basso-impatto-ambientale/file-veicoli-basso-impatto-ambientale/le-batterie-al-litio

https://www.wired.it/scienza/lab/2019/10/09/batterie-litio-come-funzionano-nobel-chimica/?refresh_ce=


venerdì 4 dicembre 2020

Cose personali - STEP #25

Oggi, come si intuisce dal titolo, vorrei spostarmi dall sfera puramente oggettiva della presentazione di strumenti scientifici per presentare tre oggetti personali che rappresentano il mio passato, il mio presente e il mio futuro.

 PASSATO: si tratterà quindi di un oggetto, appartenente alla memoria (memento). Visto che per non dimenticare il passato lo si annota e se ne scrive a riguardo ho voluto scegliere alcune mie agende di quando frequentavo il liceo. Non le usavo solo per segnare i compiti o le interrogazioni, spesso sopra mi allenavo nel disegno, scrivevo pensieri personali e mi appuntavo titoli di canzoni che avrei voluto ascoltare o di cui non volevo dimenticarmi. 

 

 PRESENTE: il presente lo interpreto con un oggetto che mi accompagna lungo tutte le mie giornate, sempre con me (utensile). Si tratta di un anello che è in realtà simbolo dell'affetto verso mia nonna. Al compimento dei miei 17 anni mi regalò un anello che ho continuato a portare per lungo tempo per poi perderlo quasi due anni dopo, giocando a beach volley in acqua durante una vacanza in Sardegna... Sapendo quanto ci tenessi per il compleanno successivo (quello dei 19) me ne fece fare un altro e da allora mi accompagna. Lo considero come un porta fortuna ma anche un segno caratterizzante avendolo sempre al dito.

 

 FUTURO: vista la situazione che stiamo vivendo di impossibilità di poterci muovere al di fuori dai nostri comuni a causa della crisi sanitaria, ho riportato un'immagine del mio biglietto di un concerto (feticcio). Ovviamente un concerto a cui non ho potuto partecipare, come molti altri, ma a cui parteciperò appena sarà possibile ritornare nei palazzetti. Come si legge sul biglietto sarei andata, ed andrò, a vedere la giovane cantante Billie Eilish a Milano. 






La Sintesi Finale - STEP #28

Quello di oggi sarà l'ultimo post di questo percorso nell'analisi e scoperta di strumenti di misurazione della temperatura. Il nostr...